7 gioie e 7 dolori San Giuseppe: la devozione che fa miracoli

San Giuseppe, il padre putativo di Gesù e il marito di Maria, è una figura molto amata e venerata nella tradizione cattolica. La sua devozione è caratterizzata da una serie di sette dolori e sette gioie che rappresentano gli eventi significativi della sua vita. Questa devozione è conosciuta come "7 gioie e 7 dolori San Giuseppe" e si crede che porti miracoli e grazie a coloro che la praticano con fede.

📖 Indice dei contenuti
  1. I sette dolori di San Giuseppe
  2. Le sette gioie di San Giuseppe

I sette dolori di San Giuseppe

Il primo dolore di San Giuseppe è stato il travaglio e il dolore nel dover abbandonare la sua purissima Sposa, Maria. Quando scoprì che Maria era incinta, nonostante non avesse avuto rapporti con lui, fu preso dal dolore e dalla confusione. Tuttavia, dopo aver ricevuto un messaggio angelico, decise di accettare Maria come sua sposa e di prendersi cura di lei e del bambino che portava nel suo grembo.

Il secondo dolore di San Giuseppe è stato la povertà nel vedere nascere il Bambino Gesù in una stalla. Nonostante fosse un discendente del re Davide, San Giuseppe e Maria erano poveri e non avevano un luogo adeguato per dare alla luce il loro bambino. Questo dolore è stato mitigato dalla gioia di avere il Figlio di Dio tra le braccia.

Il terzo dolore di San Giuseppe è stato il dolore nel vedere il Sangue Preziosissimo versato da Gesù durante la circoncisione. Come padre, San Giuseppe ha dovuto affrontare il dolore di vedere suo figlio soffrire per il bene dell'umanità. Questo dolore è stato accompagnato dalla consapevolezza che il sacrificio di Gesù avrebbe portato alla salvezza di molti.

Il quarto dolore di San Giuseppe è stato il dolore nel conoscere le sofferenze che Gesù e Maria avrebbero dovuto patire. San Giuseppe era consapevole delle profezie riguardanti la passione e la morte di Gesù e della sofferenza che Maria avrebbe dovuto sopportare come Madre del Salvatore. Questo dolore ha reso ancora più grande il suo amore e la sua devozione verso la sua famiglia.

Il quinto dolore di San Giuseppe è stato il dolore nel sostenere e proteggere il Figlio di Dio durante la fuga in Egitto. Dopo la nascita di Gesù, San Giuseppe fu avvertito in sogno di fuggire in Egitto per sfuggire alla persecuzione di Erode. Questo viaggio fu difficile e pericoloso, ma San Giuseppe si prese cura di Gesù e di Maria, proteggendoli e guidandoli durante questo periodo di esilio.

Il sesto dolore di San Giuseppe è stata la preoccupazione nel ricondurre Gesù dall'Egitto a Nazareth dopo la morte di Erode. Ancora una volta, San Giuseppe ha dovuto affrontare le difficoltà del viaggio e la responsabilità di proteggere il Figlio di Dio. Questo dolore è stato accompagnato dalla gioia di tornare nella loro terra natia e di vivere una vita normale come una famiglia.

Il settimo dolore di San Giuseppe è stato il dolore nel perdere Gesù nel Tempio e la gioia nel ritrovarlo. Durante una visita annuale a Gerusalemme, Gesù si separò dai suoi genitori e rimase nel Tempio. San Giuseppe e Maria furono angosciati dalla sua scomparsa, ma alla fine lo trovarono seduto tra i dottori, insegnando loro. Questo dolore è stato seguito dalla gioia di ritrovare il loro amato figlio e di vedere la sua saggezza e la sua conoscenza.

Le sette gioie di San Giuseppe

Oltre ai dolori, San Giuseppe ha anche sperimentato sette gioie significative nella sua vita.

La prima gioia di San Giuseppe è stata la gioia nel conoscere il meraviglioso mistero dell'Incarnazione. Quando l'angelo Gabriele annunciò a Maria che sarebbe diventata la madre del Figlio di Dio, San Giuseppe fu testimone di questo evento straordinario e si unì alla gioia di Maria nel dare il suo consenso a questo grande mistero.

La seconda gioia di San Giuseppe è stata la gioia nel sentire l'armonia angelica e vedere la gloria nella notte del Natale. Quando Gesù nacque a Betlemme, gli angeli apparvero ai pastori per annunciare la buona notizia. San Giuseppe fu testimone di questo evento celeste e si unì alla gioia dei pastori nel vedere la gloria di Dio.

La terza gioia di San Giuseppe è stata la gioia nel sentire il nome di Gesù. Quando Gesù fu circonciso, gli fu dato il nome di Gesù, come stabilito dall'angelo Gabriele. San Giuseppe fu presente a questo evento e si riempì di gioia nel sentire il nome del suo amato figlio, che significa "Dio salva".

La quarta gioia di San Giuseppe è stata la gioia nel sapere che i dolori di Gesù e Maria avrebbero portato alla risurrezione di innumerevoli anime. San Giuseppe era consapevole delle sofferenze che Gesù e Maria avrebbero dovuto sopportare, ma sapeva anche che queste sofferenze avrebbero portato alla salvezza di molti. Questa consapevolezza gli ha dato speranza e gioia nel mezzo delle difficoltà.

La quinta gioia di San Giuseppe è stata la gioia nel vedere cadere gli idoli egiziani durante la fuga in Egitto. Durante il loro soggiorno in Egitto, San Giuseppe e la sua famiglia furono testimoni della potenza di Dio nel far cadere gli idoli e nel dimostrare la sua supremazia. Questa esperienza riempì San Giuseppe di gioia e gratitudine verso Dio.

La sesta gioia di San Giuseppe è stata la gioia nel ricondurre Gesù dall'Egitto a Nazareth. Dopo la morte di Erode, San Giuseppe fu avvertito in sogno di tornare in Israele con la sua famiglia. Questo viaggio segnò la fine dell'esilio e la gioia di tornare nella loro terra natia e di vivere una vita normale come una famiglia.

La settima gioia di San Giuseppe è stata la gioia nel ritrovare Gesù nel Tempio dopo tre giorni di ricerca. Dopo aver perso Gesù nel Tempio, San Giuseppe e Maria lo cercarono disperatamente per tre giorni. Alla fine, lo trovarono seduto tra i dottori, insegnando loro. Questo ritrovamento riempì San Giuseppe di gioia e gratitudine per aver ritrovato il suo amato figlio.

La devozione a San Giuseppe e alla sua "7 gioie e 7 dolori" è diffusa in tutto il mondo cattolico. Molte persone pregano San Giuseppe per ottenere grazie e miracoli, e credono che la sua intercessione sia potente e efficace. La sua vita di fede, umiltà e amore per Dio e la sua famiglia sono un esempio per tutti i credenti e un motivo di ispirazione per vivere una vita di devozione e servizio a Dio.

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